Guida all'autocostruzione dei fabbricati

Dal Vecchio sito TIC

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    Italicissimo semiprincipiante

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    Ciao a tutti,
    ho cpaito come allegare files ai post, quindi ho il piacere di RI-pubblicare la mia guida sul come autocostruirsi i fabbricati, recuperata tramite web archive dal vecchio sito di Trenoincasa.
    Ps se non ricordo male la guida e' del 2007, ha 15 anni e nel frattempo soprattutto i materiali si sono evoluti non poco.
    Quando avro' un po' di tempo faro' una nuova versione con l'esperienza maturata nelle cav***te fatte durante la costruzione dei nuovi edifici del plastico.
    Per ora vi chiedo di accontentarvi.
    Ciao
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    Guida_mines_TIC_copia.pdf
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    Maurizio,
    al di là dei concetti base che sono sempre validi e preziosi, direi che più che i materiali sono cambiate le tecnologie.
    Carta e matita per disegnare gli edifici direi che appartengono al secolo scorso, oggi si usa il CAD (come hai provato tu) per disegnare ed il taglio laser o la stampa 3D per ottenere manufatti accurati e precisi.
    Io ho iniziato a costruire gli edifici del mio plastico una decina di anni fa e non sapevo usare il CAD. Ho imparato ad usarlo per quanto mi serviva (disegno 2D) e con il taglio laser ho poi realizzato un po’ di tutto. Dalla stazione alle varie recinzioni (FS e civili), dai tetti in tegole marsigliesi (quasi introvabili) alle dime per le strisce pedonali, dai mobili (dove visibili) ai marciapiedi e altro.
    Ho anche realizzato i supporti per i servomotori per i deviatoi.
    La precisione del taglio laser permette poi un montaggio semplice e funzionale, con davanzali ed infissi che combaciano alla perfezione.

    Anche la parte elettrica riguardante l’illuminazione direi che andrebbe aggiornata. Oggi si usano i led, che vanno collegati inserendo una resistenza in serie per limitare la corrente (non per abbassare il voltaggio) in modo da far passare 8-15mA nel led. Decisamente meglio l'alimentazione in continua.
    Inoltre è bene inserire qualche tramezza/soletta per evitare di avere tutte le aperture del fabbricato illuminate.
    Ottima la parte sugli interni e sulle decorazioni.
     
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    Quando si costruisce un plastico non sempre si possono utilizzare oggetti commerciali, ad esempio tutti gli immobili sono in scala 1:100, per cui quando si mettono vicino ai treni, qualche cosa non torna.

    Mentre per la la catenaria dobbiamo tenere di conto che i pantografi sono realizzati sovradimensionati, per robustezza meccanica, il filo va tenuto qualche millimetro piu' alto, senza esagerare, e poi l'altezza del conduttore varia a seconda dei casi,, ad esempio nei depositi e' posta a 6 metri.

    Dobbiamo considerare di partire con la formula inversa, cioe' che un metro in scala 1:87, corrisponde a mm 11,5 per cui se usiamo questa forma, non si dovrebbe avere brutte sorprese.
     
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    Ci sono anche dei righelli in scala 1/87…..😜😜😜
    Davvero.
     
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    detto Schunt

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    Quando ho parlato di approssimazione non pensavo che il plastico piu' grande d'Italia che si trova a Firenze, facesse marciare i treni con pantografi abbassati, questo perche' e' stata realizzata una Catenaria tipo DB commerciale, che forse presenta notevoli inconvenienti che potrebbero rompere i pantografi.

    Con l'esperienza acquisita per la costruzione di diversi plastici, prendiamo la consapevolezza che la posa in opera della linea aerea di contatto non e' per niente cosa semplice, il filo deve essere teso per compensare le dilatazioni, deve essere quindi realizzata sul posto, va usato un conduttore di rame di sezione piu' grossa, va posta ad un altezza di qualche millimetro in piu'. ( i pantografi per resistenza meccanica sono realizzati al 20% piu' grandi).

    Anche le giunte vanno sapute fare, aiutandosi con dime e supporti, conviene saldarle, verificando che tali saldature non costituiscano inciampi agli striscianti dei pantografi.

    E un lavoro di particolare precisione, perche' poi e molto bello e reale, vedere il treno che marcia a pantografi alzati sotto una catenaria a perfetta regola d'arte.
     
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    Se è solo per questo, il plastico più grande d'Italia usa un binario che di realistico ha ben poco.
     
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    detto Schunt

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    Se è solo per questo, il plastico più grande d'Italia usa un binario che di realistico ha ben poco.

    Per accedere alla vista del plastico, bisogna corrispondere 12€, l'equivalente di un biglietto d'ingresso, per vedere un plastico che scenograficamente niente da dire, ma come al solito troviamo una Linea Aerea commerciale di tipo DB, segnalamento DB, sul quale circolano convogli Italiani a pantografi abbassati.

    Vista la risonanza dell'opera ci poteva avere un angolo di ferrovia Italica.!

    io mi sono limitato a vedere i video su Yutube
     
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    detto Schunt

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    E' piu' rispondente alla verita' ferroviaria il plastico che e' operativo nella stazione di Prato, costruito da ( Volontari Meno blasonati e piu' competenti ) dove l'ingresso ( fino a diversi anni fa era libero) - e che hanno attinto aalle poprie disponibilita'
     
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    Visionando i filmati su Yutube si ha una panoramica dei soggetti che fanno a gara per proporre un filmato del proprio plastico, taluni, mettendosi in testa il berretto da Capo Stazione, emulano il controllo della circolazione dei convogli in sequenza ripetitiva, o in taluni casi treni di varie amministrazioni fatti circolare su medesimo binario, che molte volte non ha nemmeno la linea aerea.

    Sempre per non ripetere le stesse cose, diciamo pure che grazie a quei filmati, il nostro hobby va a finire in burla, rappresentata da colui che non e' potuto diventare Capo Stazione ( dirigente Movimento) come se fosse Lui il padrone del treno vero!
     
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8 replies since 24/4/2022, 20:25   266 views
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